Allarme siringhe in spiaggia tre punture in una settimanaAghi nascosti nella battigia, dove non si può ripulireTre punture accidentali in una settimana. L´allarme siringhe sulla spiaggia è stato lanciato dai sanitari in servizio alla guardia medica turistica. Due delle persone colpite si sono rivolte al presidio della borgata, una terza si è recata invece al pronto soccorso. L´ultimo episodio, il più preoccupante, risale a sabato scorso. Nelle prime ore serali, nel tratto di arenile di spiaggia libera, un ragazzo di quattordici anni affetto da un grave ritardo mentale, è stato punto alla pianta del piede da una piccola siringa, simile a quelle usate per iniettare insulina, mentre passeggiava lungo la battigia. È stato subito soccorso dall´assistente sociale della comunità-alloggio di cui il ragazzo fa parte. L´educatrice ha istintivamente gettato via l´ago e si è subito recata col giovane nel presidio medico vicino. La dottoressa, medico di guardia, ha disinfettato la lesione e indirizzato il ragazzo al centro malattie infettive più vicino per i controlli di rito ed un´eventuale profilassi Hiv. Dopo i primi esami, si dovrà attendere quaranta giorni per il risultato definitivo.
E sono «quaranta giorni da incubo», spiega un´affittuaria storica della società Italo-Belga. Otto anni fa, davanti alla propria cabina, la numero 38 del primo settore, anche lei è stata punta da un ago ed è stata costretta ad effettuare tutta la trafila sanitaria prevista. Nonostante ciò, non ha saputo rinunciare al mare.
E non è l´unica malcapitata ad aver avuto precedenti di questo tipo. Due anni fa circa, ad un addetto alla pulizia della spiaggia è toccata la stessa sorte. S. M. 48 anni, dipendente, ammette che i colleghi deputati a pulire, sette in tutto in azione dalle 7 alle 9 del mattino, trovano un po´ di tutto: dai rifiuti innocui, come carte e cicche di sigaretta, a quelli più pericolosi, cocci di vetro e siringhe. I dipendenti passano ogni mattina la macchina che rastrella la sabbia
fino a dieci centimetri di profondità, ma solo all´interno dei cortili. La battigia, a causa dell´umidità della sabbia,
non può essere passata al setaccio. E intanto le voci che si diffondono sull´allarme siringhe, se da alcuni sono considerati i soliti allarmismi di ogni anno, privi di fondamento, non mancano di destare la preoccupazione di molti bagnanti. Specie delle famiglie in cui ci sono bambini. A. C. 42 anni, finanziere, affittuario di una cabina da più di dieci anni, ha già preso le dovute precauzioni per i suoi due bambini: «Ho imposto ai piccoli di camminare in spiaggia solo con le scarpette plastificate. Soprattutto a inizio stagione, quando erano ancora in corso i lavori per montare le cabine, non era raro ferirsi con chiodi arrugginiti e oggetti appuntiti».
E nei rifiuti pericolosi si imbatte ogni mattina D. G. 18 anni, studente. «La mattina presto vado a correre in spiaggia e lungo il percorso capita spesso di trovarsi tra i piedi bottiglie di alcolici a pezzi, cicche di canne e siringhe sporche di sangue. Davanti ad un bar ho visto e scansato molte siringhe sporche di sangue».
In allarme anche chi di siringhe in spiaggia non ne ha mai viste, ma ne ha sentito vociferare. C. M. 41 anni, medico, affittuaria da 11 anni, commenta indignata: «È un fatto deplorevole. Le siringhe da insulina sono spesso utilizzate per la somministrazione di droghe. La notte sulla spiaggia si trasferisce un popolo di giovani amanti della trasgressione. Il loro rifugio privilegiato sono i tetti delle cabine e i pedalò. E la mattina, prima che gli addetti puliscano, i cortili sono sepolti sotto un tappeto di bottiglie in frantumi e cicche di sigarette».
Edited by THOR63 - 8/5/2011, 19:50