Se c'è una categoria di gente che usa il metal detector e che, sinceramente, manderei a fare in culo ben volentieri sono i "tombaroli" convinti di arricchirsi con il ritrovamento di qualche manufatto antico per venderlo per farci i soldi o conservarlo semplicemente per collezionismo.
Questi idioti con I maiuscola non sanno che da una parte sputtanano la categoria che esercita il metaldetecting come hobby e dall'altra parte rovinano il lavoro di una ricerca scientifica in atto da archeologi che hanno trascorso anni di studi, di sacrifici e di fatiche per raggiungere un livello scientifico dignitoso e non sempre mai supportato,specialmente in Italia, da un riconoscimento di un livello economico dignitoso.
Il lavoro dell'archeologo è durissimo, uguale a quello del muratore, deve lavorare, sempre in emergenza, deve scavare in inverno con il freddo o con la pioggia e in estate sotto il sole cocente prendendo alla fine del mese una retribuzione economica da fame o dallo stato italiano o dalle società che hanno l’appalto dello scavo archeologico.
Talvolta, mi capita di navigare in certi forum generici sul metaldetecting, non è il caso di questo forum su cui sto scrivendo, e vedo pubblicazioni d'immagini o vedo testi di discussione su oggetti misteriosi intitolati con la fatidica domanda "cosa è l'oggetto che ho trovato?".
Questi emeriti deficienti (da deficere-mancante di.......qualche o di parecchi neuroni...)
partono alla ricerca di monete romane con il metal detector sui campi arati dove è presente cocciame romano con la speranza di trovare il tesoro di monete.
La maggior parte delle volte, questi ebeti ,che conoscono benissimo come funziona il loro metal detector,ma non conoscono come funziona il loro “coso” anche se una puttana lo spiegasse a loro a titolo gratuito, prelevano monete ed oggetti in bronzo o in ferro di uso comune dagli strati antropizzati presenti nella arature distruggendo per sempre lo studio di un sito archeologico, magari inedito, e la sua continuità stratigrafica di frequentazione umana nell’antichità .
Questi deficienti ,non capiscono e non capiranno mai, credo solo a fargli scavare un fosso con un badile sotto la pioggia e vicino ad uno scolo di una fogna, che se prelevano monete romane di età repubblicana o oggetti di metallo di uso comune in un sito di età romana imperiale distruggono la continuità di lettura degli strati archeologici.
Ed ecco che sono visibili foto, nei forum generici e superficiali sul metaldetecting,, di scorie di ferro o di bronzo che risultano o monete di AES premonetali o vere scorie di fusione che segnalano la presenza di insediamenti produttivi antichi, sia romani o preromani (villanoviani), di fornaci o di forni per la fusione del ferro o del bronzo.
Oggi , non ha più senso l’esistenza della figura del tombarolo, è solo una figura distruttiva, poteva essere giustificato quello che visse e lavorò prima e nel dopoguerra, soprattutto nelle zone etrusche del territorio tosco-laziale, perché spinto ad avere un guadagno nella vendita di reperti etruschi per utilizzare il denaro per comprare alimenti per sfamare la propria famiglia.
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