5 agosto 1950, Base Suisun dell’Air Force, Farfield, California
Un bombardiere B-29 che trasportava una bomba nucleare senza la sua capsula fissile si schiantò e si incendiò vicino ad un campeggio di roulotte occupato da 200 famiglie. L’equipaggio aveva difficoltà con i propulsori dell’aereo e con il ritiro del suo carrello di atterraggio immediatamente dopo il decollo dalla Base dell’Air Force di Fairfield Suisun (ora base dell’Air Force di Travis), schiantandosi infine mentre tentava un atterraggio di emergenza. Il bombardiere stava trasportando 10-12.500 libbre di bombe con esplosivo convenzionale, che detonarono 15 minuti dopo lo schianto. L’esplosione che seguì, fu sentita fino a 30 miglia lontano e creò un cratere largo da un capo all’altro 20 iarde e profondo sei piedi Lo schianto e la successiva detonazione uccise diciotto uomini del personale, incluso il generale Travis dell’Air Force, e ferì altre 60 persone.
22 Maggio 1957 base dell’Air Force di Kirtland, New Mexico
Una bomba nucleare senza la sua capsula fissile cadde dal vano bombe di un B-36 ad un’altitudine di 1700 piedi ed esplose all’impatto. Il bombardiere stava trasportando entrambe le bombe e la loro capsula fissile, che era stata rimossa per sicurezza, dalla base di Biggs dell’Air Force in Texas alla base di Kirtland in New Messico. Sebbene i paracaduti attaccati alla bomba si fossero aperti durante la sua caduta, essi non funzionarono correttamente. La bomba nucleare fu completamente distrutta nella detonazione che accadde approssimativamente a 4,5 miglia a sud della torre di controllo di Kirtland e 0,3 miglia ad ovest del terreno riservato della Sandia Base creando un cratere d’esplosione di approssimativamente 25 piedi in diametro e 12 piedi di profondità. I frammenti della bomba e i detriti furono dispersi su di un area di un miglio. Fu condotto un esame radiologico dell’area, ma non rivelò contaminazione radioattiva oltre l’orlo del cratere.
31 gennaio 1958, base straniera non identificata
Un bombardiere B-47 con una bomba nucleare in configurazione d’attacco stava compiendo un decollo simulato durante un’esercitazione quando la ruota posteriore sinistra venne a mancare, provocando l’urto della coda contro la pista e la rottura del serbatoio del carburante. L’aereo prese fuoco e bruciò per sette ore. Sebbene l’alto esplosivo non detonò, ci fu contaminazione nell’area immediatamente circostante allo schianto. In seguito all’incidente, le esercitazioni di allertamento vennero temporaneamente sospese. Lo schianto può aver avuto luogo in una base aerea USA a Sidi Slimane, nel Marocco Francese. Un più recente documento dell’Air Force riportò che “l’inquinamento dei rottami era alto, ma che sull’area circostante era basso”. Un servizio del New York Times dell’8 giugno 1960, menziona un incidente di bomba nucleare che era accaduto “in un campo degli Stati Uniti vicino Tripoli, in Libia”, senza fornire ulteriori dettagli.
Febbraio 1958, base aerea Greenham Common, Inghilterra
Un bombardiere B-47 che stava subendo un guasto al motore durante il decollo espulse due cisterne piene di carburante da 1700 galloni da un’altitudine di 8000 piedi, le quali mancarono di cadere nell’area designata per un impatto sicuro ed esplosero a 65 piedi dietro un B-47 parcheggiato e caricato con bombe nucleari. Il fuoco che ne derivò bruciò per 16 ore e causò la deflagrazione delle alte cariche esplosive di almeno una bomba atomica. L’esplosione rilasciò materiale radioattivo, includendo uranio polverizzato e ossido di plutonio, dei quali almeno 10-20 grammi vennero trovati intorno alla base. Inoltre un hangar adiacente fu gravemente danneggiato e altri aerei vicini furono spruzzati con pompe d’acqua per prevenire il loro incendio a causa dell’intenso calore alimentato dal combustibile per jet e dal magnesio del B-47. Il fuoco uccise due persone, ne ferì altre otto, e distrusse il bombardiere.
L’Air Force non ha mai ammesso ufficialmente che armi nucleari fossero coinvolte in questo incidente. L’Air Force e il ministro della difesa inglese furono d’accordo nel 1956 di negare l’esistenza delle bombe nucleari in qualsiasi incidente che coinvolgeva le armi nucleari statunitensi collocate in Inghilterra. Nel 1985, il governo inglese riferì che l’incidente che coinvolse un B-47 parcheggiato il quale fu colpito da un B-47 in fase di decollo in un esercizio di addestramento, omettendo ogni menzione del successivo incendio.
26 novembre 1958, base Chennault dell’Air Force, Lake Charles, Louisiana
Un bombardiere B-47 prese fuoco a terra, distruggendo la sola bomba nucleare a bordo. La contaminazione fu limitata all’immediata vicinanza dei rottami dell’aereo.
6 Luglio 1959, base Barksdale dell’Air Force, Dossier City, Louisiana
Un aereo C-124 che trasportava una bomba nucleare senza la sua capsula fissile si schiantò durante il decollo, distruggendo completamente l’aereo e la bomba nucleare. Ci fu una quantità limitata di contaminazione immediatamente sotto alla bomba distrutta, ma non abbastanza da impedire operazioni di salvataggio o di spegnimento.
7 giugno 1960, base McGuire dell’Air Force, vicino Trenton, New Jersey
Un missile BOMARC (“BO” per Boeing e “MARC” per Michigan Areonautical Research Center) per la difesa aerea, che era stato immagazzinato in uno stato di pronto utilizzo che permetteva il suo lancio in due minuti, fu distrutto dopo l’esplosione di un serbatoio con elio ad alta pressione e la rottura del serbatoio di carburante del missile. Anche se la testata fu distrutta dall’incendio, il dispositivo di sicurezza agì correttamente e prevenne la detonazione della carica altamente esplosiva della bomba. Un articolo del New York Times descrisse uno scampato disastro nucleare, notando che il missile “si fuse sotto una fiamma intensa alimentata dal suo detonatore da 100 libbre di TNT… La testata atomica si sciolse apparentemente nella massa fusa che era rimasta del missile, il quale bruciò per quarantacinque minuti”. Le radiazioni seguenti “furono causate quando la parte metallica di magnesio e ossido di torio, che forma parte della bomba, presero fuoco”. Il rapporto del Pentagono affermò che fu contaminata solo l’area immediatamente sotto la bomba nucleare e, a causa del deflusso dell’acqua di spegnimento dell’incendio, un’area adiacente estesa per la lunghezza di 100 piedi.
13 novembre 1963, Commissione per l’Immagazzinamento dell’Energia Nucleare negli Igloo, Base Medina, San Antonio, Texas
Mentre tre lavoratori stavano smontando i componenti dell’alto esplosivo (HE “High esplosive”) di una bomba atomica, essi cominciarono a bruciare spontaneamente, provocando una grande esplosione che coinvolse 120 libbre di HE. L’esplosione causò una piccola contaminazione.
Al dottor Joel Larus dell’Università di New York, che investigò sull’incidente, la Commissione dell’Energia Atomica (AEC) il 13 gennaio 1966 fornì i dettagli di tre incidenti simili. Essi sono i seguenti:
Hamburg, New York (4 gennaio 1958)…
Un treno merci diretto a est deragliò nella ferrovia Nickel Plate. Cinque automobili che trasportavano “materiale classificato AEC” furono coinvolte nell’incidente. Secondo il rapporto non ci fu alcun danno al materiale e alcun ferito tra il personale AEC che scortava il carico.
Winslow, Arizona (4 novembre 1961)…
Il rimorchio di un autocarro prese fuoco mentre trasportava una piccola quantità di materiale radioattivo. Non ci fu alcuna contaminazione risultante dall’incendio.
Marietta Georgia (2 dicembre 1962)… Un treno per Louisville e Nashville deragliò mentre trasportava componenti di armi nucleari. Il materiale non fu danneggiato ma tre corrieri rimasero feriti.
Come questi rapporti dimostrano, incidenti di questa natura probabilmente accadono più frequentemente di quanto vengono riferiti. Per esempio, un rimorchio del Dipartimento dell’Energia che trasportava plutonio da Richland, Washington, nel New Messico, si capovolse sulla strada ghiacciata dell’Interstatale 25 vicino Fort Collins, Colorado, nel dicembre 1980.
8 dicembre 1964, base Bunker Hill (ora Grisson) dell’Air Force, Perù, Indiana
Un bombardiere B-58 perse il controllo e uscì dalla pista durante la fase di decollo, causando ad una parte delle cinque bombe nucleari a bordo di bruciare in un conseguente incendio. Non ci furono detonazioni e la contaminazione fu limitata all’immediata area dell’incidente.
11 ottobre 1965, base Wright-Patterson dell’Air Force, vicino Dayton, Ohio
Un aereo C-124 da trasporto che conteneva componenti di armi nucleari e un modello per l’addestramento prese fuoco mentre veniva rifornito. Il fuoco cominciò a bruciare nella parte finale del rimorchio di rifornimento e distrusse la fusoliera dell’aereo. Non ci furono vittime e le conseguenze del pericolo di radiazioni furono minime.
17 gennaio 1966, Palomares, Spagna
Un bombardiere B-52 che trasportava quattro bombe all’idrogeno si scontrò a mezz’aria con un aereo cisterna Kc-135 vicino Palomares, in Spagna. Delle quattro bombe H a bordo, due bombe con materiale altamente esplosivo detonarono nell’impatto con il suolo, rilasciando materiali radioattivi, incluso il plutonio, sopra i campi di Palomares. Approssimativamente 1400 tonnellate di terreno e vegetazione lievemente contaminati furono portati successivamente negli Stati Uniti per l’immagazzinamento in un luogo autorizzato. Una terza bomba nucleare cadde sul terreno ma rimase relativamente intatta; l’ultima cadde nell’oceano. La bomba che affondò nel Mediterraneo diede luogo ad una delle più grandi ricerche e operazioni di recupero nella storia. La ricerca prese circa otto giorni e impiegò 3000 uomini del personale della marina e 33 navi, senza contare le barche, gli aeroplani, e il personale usato per portare l’equipaggiamento sul luogo. Benché il piccolo sottomarino “Alvin” localizzò la bomba dopo due settimane, non fu recuperata prima del 7 aprile. I rottami dell’incidente caddero in un’area approssimativamente di 100 miglia quadrate di suolo e acqua.
Data sconosciuta
L’incidente accadde durante un’operazione di routine di rifornimento ad alta quota mentre il B-52 stava ritornando alla base Seymour Johnson dell’Air Force a Goldsboro, nel North Carolina, dopo aver sorvolato lungo la rotta meridionale della missione di allertamento aereo dello Strategic Air Command denominata in codice “Chrome Dome”. Il bombardiere stava attendendo il suo terzo rifornimento con un aereo cisterna KC-135 dalla base americana a Morton, quando il boccaglio del braccio per il rifornimento dell’aereo cisterna urtò il bombardiere. Il braccio squarciò il B-52 lungo il suo dorso, spezzando il bombardiere in vari pezzi. I 40.000 galloni di rifornimento del KC-135 andarono a fuoco, uccidendo sette uomini dell’equipaggio.
21 gennaio 1968, Thule, Groenlandia
Quattro bombe nucleari furono distrutte in un incendio dopo che il B-52 che le trasportava si schiantò approssimativamente sette miglia a sudovest della pista della base dell’Air Force di Thule in Groenlandia. Il B-52, proveniente dalla base Plattsburgh dell’Air Force di New York, si schiantò dopo che un incendio si era sprigionato nel compartimento dell’ufficiale di rotta. Il pilota stava facendo rotta all’AFB di Thule per provare un atterraggio di emergenza. All’impatto con il suolo, l’aeroplano scoppiò in fiamme, bruciando gli involucri esterni dell’alto esplosivo che rivestivano almeno una delle bombe. L’esplosivo allora detonò, spargendo plutonio e altri materiali radioattivi sopra un’area di circa 300 iarde su entrambi i lati della traiettoria dell’aereo, molti di essi in pezzi delle dimensioni di un pacchetto di sigarette. Il bombardiere era stato in volo sulla rotta del Circolo Artico nell’ambito dell’operazione di volo in permanente allertamento dello Strategic Air Command, chiamata in codice “Chrome Dome”. Un membro dell’equipaggio rimase ucciso nello schianto.
19 settembre 1980, Damascus, Arkansas
I vapori del combustibile provenienti da un missile balistico intercontinentale Titan II (ICBM “Intercontinental Ballistic Missile”) fecero saltar via nella base di lancio del missile la porta da 740 tonnellate di calcestruzzo e acciaio e catapultare la testata del missile nucleare a 600 piedi. L’incidente accadde quando un addetto alle riparazioni dell’Air Force lasciò cadere una pesante chiave inglese che colpì il missile, causando una crepa nella cisterna di carburante pressurizzato del missile. Il carburante prese fuoco e esplose approssimativamente 8 ore e mezza più tardi, uccidendo una persona e ferendone altre ventuno. Il veicolo di rientro del missile, che conteneva una testata nucleare, fu ritrovato intatto.
ci sono altre cose che postero piu avanti...ma non e finita qua.
www.codicenucleare.it/d2.htm