Metal detector New Gold Dream

Il teschio di cristallo scoperto nel 1926

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Gandalf77
view post Posted on 28/4/2011, 01:49




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"Mio padre stava facendo degli scavi in America Centrale, nell'Honduras Britannico (l'attuale Belize). Scoprimmo le rovine di una civiltà Maya, che, secondo lui, avevano qualcosa a che vedere con Atlantide, per cui continuammo a scavare per sette anni. Poi, un giorno, tra le pietre, vidi qualcosa che scintillava. Era il mio diciassettesimo compleanno, e la cosa mi riempì di gioia." A parlare è una serafica vecchia signora, figlia adottiva di Frederick Albert "Mike" Mitchell-Hedges, un personaggio molto popolare negli anni Venti. Il suo nome è Anna Mitchell-Hedges e quell'oggetto scintillante da lei ritrovato, è uno dei reperti archeologici più misteriosi mai rinvenuti durante uno scavo: il Teschio di cristallo o del Destino, un cranio umano a grandezza naturale scolpito in un unico blocco di purissimo cristallo di rocca, lavorato con incredibile perizia e precisione. Un'antica leggenda Maya narra che al mondo esistono tredici teschi di cristallo che racchiudono misteriose informazioni sull'origine, gli scopi e il destino dell'umanità. Secondo quest'antica credenza un giorno, quando tutti i teschi saranno stati scoperti e riuniti, avranno di nuovo il potere di trasmettere agli uomini tutta la loro conoscenza, purché l'umanità sia sufficientemente evoluta e moralmente integra.

L'avventuriero e archeologo F. A. "Mike" Mitchell-Hedges fece nello Yuacatàn, terra dei Maya in America Centrale, un'importante scoperta: seguendo le indicazioni delle popolazioni indigene, individuò nella foresta quanto rimaneva di una grande città perduta chiamata Lubaantun, parola Maya che significa "città dalle pietre cadute". Le ricerche in questa zona archeologica richiesero varie spedizioni nel corso di anni diversi, ma Mike non si perse mai d'animo, spinto anche e soprattutto dal desiderio di ritrovare, tra le rovine di Lubaantun, l'Atlantide di platonica memoria. E se non era la tanto sognata Atlantide, la città che si svelò agli occhi dell'esploratore era comunque un maestoso complesso architettonico, con città fortificata, piramidi, terrazze, terrapieni, mura, case, camere sotterranee e un imponente magnifico anfiteatro della capacità di diecimila persone! Questa Lubaantun, città Maya fondata, secondo gli studiosi, poco dopo il 700 d.C., e che venne abbandonata meno di due secoli dopo.

Il teschio di cristallo ivi rinvenuto nel 1926 risalirebbe, secondo gli esperti del British Museum, alla civiltà azteca, datandone la dubbia origine al 1300/1400 dopo Cristo. Ma cosa ci faceva un manufatto azteco in una città Maya dislocata molte centinaia di chilometri più a sud? Non si sa neppure con quali strumenti il teschio fu costruito: è stata rilevata soltanto la possibile traccia di un acuminato scalpello. In tal caso, per costruirlo, sarebbero stati necessari almeno centocinquant'anni di lavoro ininterrotto! E inoltre i Maya non conoscevano il ferro. Sfregamento di sabbia? Ancora più probabile, per cui però sarebbero stati necessari almeno trecento anni per terminarlo! L'affascinante ed eclettico libro Il segreto dei teschi di cristallo di Jon Ropper ci spiega che, benché esistano altri teschi di cristallo simili in musei europei, nessuno pare fornire informazioni particolarmente interessanti utili a chiarirne la provenienza o l'utilità. Da dove deriva quindi tanto interesse sui particolari del ritrovamento del "Teschio del Destino"? Proprio dal fatto che nessun ricercatore sia in grado di affermare con certezza quando e da quale civiltà esso sia stato fabbricato. Qualunque sia la verità sull'autenticità di crani sinistri come questo, rimane per noi il fatto che si tratta di oggetti dotati di un fascino inquietante, e citando le parole di Simon Welfare e John Failey, si può affermare: "Il Teschio di Mitchell-Hedges esercita su chi lo osserva un potere maestoso e terrificante. Gli occhi prismatici e la mascella mobile stimolano facilmente l'immaginazione di ognuno a considerarlo un oggetto destinato ad atterrire gli animi di primitive popolazioni. Probabilmente veniva illuminato dal basso e, luccicando nella penombra di un tempio, profetizzava dalla sua bocca di cristallo. Anche se fosse relativamente moderno, come opera d'arte è indimenticabile ed è di una sinistra bellezza".
 
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THOR63
view post Posted on 29/4/2011, 01:12




Se per scolpire quel teschio di cristallo non esistevano attrezzi idonei in quanto il ferro ancora non era stato scoperto, deve essere stato fatto per forza da una civiltà più evoluta della nostra e PRECEDENTE.

Anche il sarcofago di un certo faraone d' Egitto è stato scavato in un unico blocco di granito e nessuno sà spiegarsi con quali attrezzi...... se gli Egizi al tempo in cui fu realizzato il sarcofago non conoscevano ancora il ferro.
 
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Nessun@
view post Posted on 30/4/2011, 01:07




Li cercava anche Hitler insieme alla lancia di Longino e al Santo Graal.

Mentre il Santo Graal e la lancia di Longino sono più reali, questi teschi in cristallo proprio non si riesce a capire come abbiano potuto fabbricarli..... con quali utensili, quindi incutono un pò di timore, specialmente essendo roba di provenienza Maya o Azteca
 
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2 replies since 28/4/2011, 01:49   91 views
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